Lisa G.* è affetta da demenza, vive in una casa di cura e ha versato vernice sul pavimento in parquet. Nel tentativo di rimuovere le macchie con prodotti non idonei, ha danneggiato il parquet. Deve risarcire lei il danno e pagare i lavori di riparazione? L’assicurazione di responsabilità civile ha ritenuto che Lisa G. non fosse tenuta a risarcire il danno essendo incapace di discernimento. Di conseguenza neanche la compagnia assicuratrice è tenuta a farlo. Così l’istituto di cura che ha subito il danno ha dovuto sostenere i costi. La famiglia avrebbe preferito che l’assicurazione di responsabilità civile avesse pagato, visto che Lisa G. ha pagato i premi per anni.
Margrit K.* è affetta da demenza e vive ancora a casa da sola. Ha usato il sacco della spazzatura sbagliato e il Comune le ha inflitto una multa di 150 franchi in prima istanza. Suo figlio ha fatto opposizione al tribunale competente. Quest’ultimo ha sentenziato che con grande probabilità sussiste un difetto d’imputabilità o un’imputabilità ridotta. Il caso deve essere riesaminato dal tribunale di primo grado. Se, a causa della demenza, Margrit K. non era più in grado di giudicare quale sacco della spazzatura doveva essere utilizzato, non è imputabile. In tal caso la condanna sarebbe stata revocata.
Entrambi i casi mostrano che una diagnosi di demenza non equivale automaticamente a un’incapacità di discernimento. Molti fattori giocano un ruolo. Spesso è difficile determinare se nella situazione concreta la persona interessata sia o meno incapace di discernimento o imputabile. Tuttavia, se non è consapevole delle conseguenze delle proprie azioni, non può in nessun caso essere ritenuta responsabile.
* Nomi cambiati
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