Ciononostante: intraprendere una nuova relazione mentre il marito o la moglie sono gravemente malati e vivono in una casa di cura significa infrangere un tabù. Entrambi hanno dovuto confrontarsi con i giudizi e pregiudizi di parenti e amici, Nathalie, per esempio, con i suoceri, che già da tempo le rivolgevano gravi accuse. I figli ci hanno messo un po’ ad abituarsi alla nuova situazione, ma alla fine hanno capito che la mamma meritava di essere felice. Nathalie aggiunge: «Anch’io e Thomas ci sentivamo in colpa e ci chiedevamo: il nostro amore è un tradimento nei confronti dei partner?»
Farsi coraggio a vicenda
Entrambi sono giunti alla conclusione che no, non si trattava di tradimento. L’uomo che Nathalie aveva sposato e con cui per 27 anni aveva formato una grande squadra era scomparso a causa della demenza frontotemporale. Con grande dolore ha dovuto imparare a lasciarlo e ad andare per la propria strada. Per questo sia lei che il nuovo partner hanno smesso di ascoltare ciò che dicevano gli altri, gustando i momenti insieme, continuando a essere presenti per i rispettivi malati e sostenendosi a vicenda negli ultimi mesi di vita prima e durante il lutto dopo.
La moglie di Thomas Friedli è morta a settembre 2019, circa un anno prima del marito di Nathalie De Febis. Un libro pubblicato nel 2021 (vedere consiglio per la lettura) racconta la storia della coppia corredata da pareri e consigli di esperti. Nathalie sottolinea che si tratta di un volume pensato per i familiari dei malati, un’opera che vuole infondere felicità e speranza. Oggi, a 51 anni, è di nuovo in grado di gustare appieno la vita. Il ricordo di Gianluca le infonde coraggio: «Sarà sempre nei nostri cuori.»
Maggiori informazioni sulla demenza frontotemporale: alz.ch/it/dft
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